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Le prime tracce di velluti nella storia sono state rinvenute in medioriente, dove il velluto veniva realizzato in seta, e arricchito con fili d’oro e d’argento, questo per renderlo ancora più prezioso.
La lavorazione del velluto fu importata in Italia verso il XIV secolo, le città principali dove venivano realizzati questi particolari filati erano Lucca, Firenze, Genova e Venezia, dando inizio ad un’arte vera e propria. I tessuti erano arricchiti da disegni elaborati che giocavano sulla varietà cromatica del velluto in seta e ne esaltavano la morbidezza.
Gli abiti realizzati con il velluto italiano, durante il cinquecento, venivano cuciti componendo giochi di profondità, e le varie parti erano tenute insieme da ricami realizzati con fili d’oro e d’argento.
Anche nel centro e nord Europa venivano utilizzati i velluti, ma la realizzazione dei filati veniva fatta inserendo la lana nella trama, questo consentiva di ottenere abiti più caldi, anche se ugualmente eleganti.